STORIELLA



STORIELLA SCRITTA DA ME X BIMBI:)

STORIELLA

C‘era una volta in un bosco incantato una cioccolatiera dimenticata. Ollirica era il suo nome.
Si lamentava non aveva nessuno con cui parlare.
Venne un giorno un colibri’ d’oro disse prestami la tua robustezza, io ti daro’ la mia leggerezza insieme forti & fragili voleremo via. Cosi’ fecero cosi’ decisero.
Il colibri’ la prese amorevolmente nel becco e la porto’ in un villaggio fatato dove gli oggetti erano vivi e si aiutavano fra di loro.
C’era un ruscello verde smeraldo il suo nome era solletico perche’ ogni sua onda rideva ogni volta che si muoveva. Approdarono sulle sue dolci acque la cioccolatiera rimase a galla, il magico ruscello la sosteneva sopra di esso fluivano, scorrevano placidamente. La cioccolatiera faceva da barca, il colibri’ da timoniere. A un certo punto i due amici si persero tra i molti affluenti del fiume.
Un ponte di mattoni rossi li’ da chissa’ quanto tempo gentilmente indico’ loro la strada.
Arrivarono fluttuando alle porte del villaggio fatato. Prima pero’ dovettero attraversare un grande prato.
Con loro grande ammirazione questo prato era abitato da una miriade di esserini minuti minuti che al posto di camminare saltellavano. Avevano occhi enormi e capelli corti. Era il popolo del giardino. Loro abitavano da tempo immemore tra le foglie delle piante, gli steli dell’erba e i petali dei fiori tra i pistilli e il polline.
Il loro paese era tra l’immensa vallata e le colline di un verde splendido, le loro case i fiori colorati. Bisbigliavano al posto di parlare ed erano sempre felici. Quando dovevano farsi sentire di piu’ dalle loro piccole bocche non uscivano suoni ma note musicali
Cioccolatiera Ollirica e colibri’ d’oro trascorsero alcuni giorni con loro vivendo uniti e in armonia. Le loro giornate trascorrevano liete tra canti, balli e giochi. Ognuno aiutava l’altro con quello che aveva e per cio’ che poteva.
Esseri inanimati e esseri viventi si integravano. Animali, cose oggetti pianti alberi e foglie tutti vivevano insieme in questo meraviglioso mondo gioioso, ognuno facendo qualcosa tutto andava avanti.
Un giorno svolazzando sui prati in fiore il colibri’ d’oro trovo’ su un albero frondoso un neonato come ci era arrivato lassu’ chissa’ del resto tutto era possibile nel paese incantato!
Il colibri’ lo prese sulle sue morbide ali e lo porto’ subito nel bosco. Qui nella casa sotto al fungo tutti si presero cura di lui: chi gli portava un fiore, chi una nocciolina. Ollirica lo nutriva con il suo buon cioccolato caldo speziato alla cannella.
Una forchetta gli faceva da scivolo, un cucchiaio gli faceva da culla. Farfalle e passerotti cantavano per lui ninna nanne senza fine
C’erano nel villaggio dimenticato oggetti dimenticati dagli abitanti del castello in fuga verso altri mondi. Tutti questi oggetti per effetto magico di una principessa fata e del suo dolce sposo vivevano ormai di vita propria nel prato incantato. Ed era qui che avevano trovato la felicita’ anche Ollirica e colibri’ d’oro. Ora non erano piu’ soli.
Si erano spesso chiesti quando vivevano in solitudine cosa importasse di piu’ nelle loro vite se la liberta’ o l’amore ma ormai erano giunti alla conclusione che l’uno esisteva x l’altro e che molte cose in piu’ e piu’ belle e piu’ grandi si potevano fare insieme agli altri, che i propri obiettivi si potevano raggiungere comunque anche con gli altri condividendoli aiutandosi collaborando che le due cose- Liberta’ & Amore - non si escludevano affatto e che cio’ che piu’ aveva senso era essere liberi in se stessi ma intrecciati nell’altro. Impararono e fecero proprio questo insegnamento e lo perpetrarono ai figli e ai figli dei loro figli e cosi’ vissero per sempre tutti felici e contenti.


The end

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